2012/07/24

Ci ha lasciato Sally Ride, prima astronauta americana

di Paolo Attivissimo. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

File:Sally Ride, America's first woman astronaut communitcates with ground controllers from the flight deck - NARA - 541940.jpgSally Ride, la prima donna statunitense a volare nello spazio, è morta ieri a 61 anni di cancro pancreatico. La notizia è stata pubblicata poco fa da USA Today e altre testate.

Selezionata dalla NASA nel 1978, Sally aveva volato sullo Shuttle Challenger (STS-7) nel 1983, all'età di 32 anni, diventando l'astronauta statunitense più giovane in assoluto (un record tuttora insuperato) e restando nello spazio per sei giorni. Durante il volo fu anche la prima donna a usare il braccio robotico dello Shuttle, al cui sviluppo aveva contribuito.

Volò di nuovo nello spazio per altri otto giorni nel 1984, sempre a bordo dello Shuttle Challenger, con la missione STS-41-G. Sarebbe andata in orbita una terza volta, con la missione STS-61M, ma il volo fu annullato dopo l'esplosione al decollo del Challenger, che costò la vita ai sette membri dell'equipaggio. Sally Ride fu incaricata di far parte della commissione d'indagine sul disastro dello Shuttle che l'aveva portata due volte nello spazio.

La NASA ha una sua biografia che elenca i suoi notevoli contributi al programma spaziale statunitense ma forse non sottolinea adeguatamente l'altro contributo essenziale di Sally Ride: quello di aver dato agli Stati Uniti un segnale sociale potente, dimostrando con la propria esperienza che la carriera di astronauta, regno assoluto del machismo (come ben racconta Mike Mullane in Riding Rockets), e più in generale le carriere tecniche e scientifiche, erano aperte e ricche di soddisfazioni anche per le donne, anche se dovevano fare i conti con la stupidità sessista di alcuni colleghi e giornalisti (che le chiedevano, per esempio, se si metteva a piangere quando le cose andavano storte sul lavoro, che tipo di biancheria avrebbe indossato nello spazio, e anche di peggio).

Il fatto che oggi quest'accessibilità sembri ai più una constatazione ovvia e banale è la migliore conferma che l'esempio di Sally Ride ha lasciato il segno non solo nello spazio, ma anche qui sulla Terra.

2012/07/17

Conferenza di Luigi Pizzimenti per il CICAP Ticino: i video e le foto

Credit: Fausto Branchi
Il 14 luglio Luigi Pizzimenti, uno dei principali esperti e collezionisti italiani di cimeli delle missioni spaziali (Collectionspace.it), è stato ospite del CICAP Ticino presso la Sala Conferenze dell'Hotel Pestalozzi per una conferenza intitolata Programma Apollo: le missioni, i protagonisti, le curiosità, raccontando i retroscena e gli aspetti poco conosciuti delle missioni lunari e portando oggetti originali delle imprese spaziali tratti dalla propria collezione.

 La conferenza è stata organizzata dal CICAP Ticino nell'ambito delle proprie attività di divulgazione scientifica, che è una risorsa fondamentale per evitare di essere ingannati dai sensazionalismi e dalle pseudoscienze. La miglior risposta alla tesi che sostengono che gli sbarchi lunari furono una messinscena americana è proprio la conoscenza dettagliata dell'impresa e degli uomini che la realizzarono.

 Luigi Pizzimenti si è confermato un relatore accattivante e sensibile, raccontando sia aspetti tecnici, sia dettagli umani che hanno dato un taglio molto speciale alla conferenza, che è visibile integralmente nei video pubblicati qui sotto.
















Queste sono alcune foto, gentilmente concesse da Andrea Tedeschi, che mostrano gli oggetti di cui parla Pizzimenti nei video e che purtroppo non vengono inquadrati dalla videocamera.

Connettore per la respirazione delle tute Apollo.
Il piano di volo dell'Apollo 13, firmato da due degli astronauti protagonisti.
Una cue card delle missioni Apollo.
Una borsa in Betacloth usata per l'addestramento.
Un componente di una zampa del modulo lunare (LM).
Un accessorio per le funzioni corporali durante le passeggiate spaziali.

2012/07/15

Le distanze Terra-Luna delle missioni Apollo

di Paolo Attivissimo

English Abstract - Did the Apollo missions take advantage of the substantial monthly variation of the Earth-Moon distance and reach the Moon when it was closest, shaving over 42.000 kilometers off the trip? This might be seen as the obvious way to travel to the Moon, but in orbital mechanics and flight planning there are many more factors than just distance, as detailed in Frank O'Brien's Lunar Orbit Insertion essay. Fact-checking indicates that the Apollo flights that went to the Moon often flew when the Moon was almost at its maximum distance from the Earth. 

Durante la conferenza tenuta da Luigi Pizzimenti a Lugano ieri è emersa una domanda insolita a proposito delle missioni Apollo. Furono tutte effettuate al perigeo, ossia al momento di minima distanza fra la Terra e la Luna? Considerato che la distanza Terra-Luna varia ogni mese (ogni 27,3 giorni terrestri, per essere più precisi) di ben 42.500 chilometri, da un perigeo di 363.104 km a un apogeo di 405.696 km, sembrerebbe a prima vista logico effettuare le missioni lunari in modo da sfruttare la riduzione periodica della distanza.

Ma i dati (e la meccanica celeste) smentiscono quest'idea: nessuna delle missioni sfruttò la distanza lunare minima e alcune, come Apollo 10, 13 e 15 raggiunsero la Luna quando si trovava quasi alla massima distanza. Nel valutare l'economia di una traiettoria, infatti, ci sono molte altre considerazioni oltre alla distanza, come descritto in dettaglio nell'articolo Lunar Orbit Insertion di Frank O'Brien nell'Apollo Flight Journal.

Confrontiamo infatti le date di inserimento in orbita lunare (Lunar Orbit Insertion, LOI) delle varie missioni (nel caso di Apollo 13, la data di circumnavigazione della Luna) con la distanza Terra-Luna corrispondente per le nove missioni che raggiunsero la Luna. Le fonti sono i Mission Report e le schede NASA delle rispettive missioni. Le distanze Terra-Luna sono calcolate da WolframAlpha.

Apollo 8 (LOI 24/12/1968 9:59:20 UT); 378.227 km (+15.123 km)



Apollo 10 (LOI 21/5/1969 20:44:54 UT); 403.876 km (+40.772 km)



Apollo 11 (LOI 19/7/1969 17:21:50 UT); 393.417 km (+30.313 km)



Apollo 12 (LOI 18/11/1969 03:47:23 UT); 376.753 km (+13.649 km)



Apollo 13 (accensione motore LM post-circumnavigazione lunare 15/4/1970 2:40:39 UT); 404.225 km (+41.121)



Apollo 14 (LOI 4/2/1971 6:59:43 UT); 387.837 km (+24.733)



Apollo 15 (LOI 29/7/1971 20:05:47 UT); 402.445 (+39.341)



Apollo 16 (LOI 19/4/1972 20:22:28 UT); 381.385 (+18.281)



Apollo 17 (LOI 10/12/1972 19:47:23 UT); 393.085 km (+29.981)


2012/07/01

Il Kennedy Space Center compie cinquant'anni

di Paolo Attivissimo


La NASA ha pubblicato questo bel video commemorativo per i cinquant'anni del KSC, che ricorrono oggi.