2010/07/31

Documentario d'epoca: MoonWalk One (UPD 20100830)

di Paolo Attivissimo. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

È disponibile su Youtube Moonwalk One, di Theo Kamecke, un documentario del 1970 che narra la missione dell'Apollo 11. Si tratta di un'opera molto particolare, perché è una delle poche che fu commissionata esplicitamente dalla NASA per documentare lo sbarco sulla Luna, avendo quindi accesso a luoghi e risorse di natura molto esclusiva. La pubblicazione su Youtube è stata resa possibile dal lavoro di Public.Resource.org e da una donazione di Shawn Masters.

Una sua riedizione aggiornata e rimasterizzata, Moonwalk One - The Director's Cut, è stata pubblicata nel 2009 su doppio DVD con dei contenuti aggiuntivi. Il suo sito di riferimento è Moonwalkone.com. Il trailer di questa riedizione è visionabile su Youtube e presentato qui sotto.


Moonwalk One è particolarmente pregevole per la sua raccolta di riprese dei decolli del Saturn V, tratte dai filmati tecnici realizzati dalla NASA per documentare il lancio in dettaglio. Siccome queste riprese erano da usare solo in caso di problemi e di problemi non ve ne furono, le pellicole 16mm furono scartate e sostanzialmente dimenticate dalla NASA dopo il lancio. Kamecke riuscì a salvarle dal macero e includerle in parte nel documentario. Sono inoltre inclusi molti spezzoni delle riprese dei preparativi, delle dirette televisive e delle riprese cinematografiche del volo dell'Apollo 11 e dell'escursione lunare di Armstrong e Aldrin.

La genesi, il successo di critica (premio speciale al festival di Cannes) e il flop commerciale di quest'ambizioso documentario, uscito in un momento in cui la saturazione mediatica spaziale era al suo massimo, sono descritti nella sua scheda su Wikipedia in inglese. Altri dettagli sono nell'Internet Movie Database.

Dal punto di vista tecnico e storico, il materiale girato a colori all'interno del Controllo Missione e i filmati tecnici dei lanci del Saturn V, insieme alla documentazione dell'assemblaggio del colossale vettore e delle sperimentazioni sugli aspiranti astronauti, sono assolutamente straordinari e imperdibili per qualunque appassionato dell'esplorazione spaziale. I ritmi di montaggio pacati, assai meno frenetici e serrati di quelli odierni, permettono di contemplare integralmente le immagini della missione. Forse per i palati moderni la musica un po' psichedelica e la lentezza di alcune sequenze potranno risultare un po' soporiferi.

Dal punto di vista della risposta alle argomentazioni dei lunacomplottisti, questo è un documento d'epoca di assoluto riferimento: chiunque volesse asserire che i filmati delle missioni lunari siano stati fabbricati o rifatti successivamente con effetti speciali più moderni deve fare i conti con queste riprese di alta qualità risalenti al 1970, quando gli effetti digitali erano assolutamente impensabili, come nota lo stesso Kamecke nei contenuti supplementari dell'edizione in DVD.



Il DVD doppio in dettaglio


Il cofanetto originale del DVD di Moonwalk One contiene due dischi. Il primo ospita la versione in formato 16:9 del documentario: il secondo quella originale in formato 4:3. Una scelta molto corretta, dato che la versione 16:9, più adatta alla diffusione sugli impianti moderni, scontenterà i puristi perché taglia il fotogramma originale, talvolta con risultati molti infelici, come si può vedere in queste due immagini dello stesso istante tratte dalle due versioni.

Fotogramma dalla versione 16:9 di Moonwalk One.
Lo stesso fotogramma nell'edizione 4:3.

A parte il taglio differente dell'inquadratura, le due versioni di Moonwalk One sono identiche, perlomeno a un primo esame generale.

Il secondo disco contiene alcuni brevi documentari (una visita del regista Kamecke a Stonehenge in tempi recenti, il trailer della riedizione di Moonwalk One, un commento del regista al lavoro di riedizione) e una featurette o documentario più lungo, The Making of MoonWalk One, che racconta i dettagli sulla realizzazione del progetto. Un aspetto particolarmente interessante dal punto di vista del cospirazionismo lunare è il commento di Kamecke, a 16 minuti dall'inizio della featurette, che nota che pensò di usare la grafica computerizzata per mostrare schematicamente lo svolgimento della missione, ma scoprì che a quei tempi persino una grafica digitale wireframe (con gli oggetti rappresentati da semplici linee, senza ombre o dettagli) sarebbe stata molto più costosa di un'animazione fatta a mano con le tecniche dei cartoni animati.

Una chicca per gli appassionati di Star Trek: il narratore di Moonwalk One è Laurence Luckinbill, che nel 1989 interpretò il ruolo di Sybok, il fratello di Spock, nel film Star Trek V: The Final Frontier (L'ultima frontiera).

Come segnalato dai commenti qui sotto dopo la pubblicazione iniziale di questo articolo, il DVD di Moonwalk One non è al momento disponibile per la spedizione al di fuori del Regno Unito, perlomeno tramite Amazon.com. Per acquistare la mia copia ho infatti dovuto approfittare di un viaggio in Inghilterra.

2010/07/10

Si torna sulla Luna, ma con un robot?

di Paolo Attivissimo

La NASA ha annunciato un progetto, denominato Project M, per far atterrare sulla Luna un robot umanoide operativo sulla Luna in 1000 giorni. Il vettore dovrebbe essere realizzato dalla società privata Armadillo Aerospace.

La scelta di una forma umanoide sembra dettata sia da considerazioni d'immagine, sia da necessità pratiche: il robot, infatti, non sarà autonomo, ma sarà comandato da Terra e sarà in realtà una sorta di telepresenza. Una forma umanoide agevola e rende più intuitivo il controllo del robot.

Secondo quanto pubblicato dal Dallas Observer, il progetto è già in lavorazione in forma riservata dalla fine del 2009: l'annuncio di questi giorni lo rende pubblico. La Armadillo ha già iniziato la sperimentazione del veicolo di allunaggio, come si può vedere in questo video che risale a giugno 2010.



Questa è un'animazione degli obiettivi del progetto:


Robonaut, il robot del Project M, è già in costruzione dal 2007; un suo esemplare senza gambe (inutili in gravità zero) verrà portato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale già a novembre 2010 con lo Shuttle Discovery (STS-133); la versione lunare sarà dotata di gambe.

Il sito Nasa apposito è ricco di documentazione, e il White paper che descrive il progetto è scaricabile qui. Agli appassionati di fantascienza non sfuggirà l'allusione nel nome della seconda versione di Robonaut, battezzata R2.

Ecco un video di Robonaut in azione:


Altri video sono disponibili in questo articolo di Engadget.